La Pettegola 2017

Immagine articolo Tiziano Siggillino - Articolo numero 8

La Pettegola Edizione Limitata

 

MONTALCINO – Un lancio in grande stile, sul web e sui media, per l’edizione limitata (solo ventimila bottiglie) de “La Pettegola 2017”, il vermentino di Banfi diventato cult. Per celebrare il lustro, la cifra tonda, la Banfi ha chiesto di re-interpretare la bottiglia all’illustratore e fumettista Alessandro Baronciani. In passato, per dire, lo stesso incarico era stato affidato a Giorgio Forattini. L’illustrazione è un racconto metaforico delle sensazioni che si provano mentre si assapora questo vino, lasciandosi trasportare dalle suggestioni olfattive e gustative.

Dal contrasto tra il suo nome ed il bouquet che si rivela durante la degustazione, nasce l’idea di una ragazza in bianco – che risalta sul vetro scuro – che appare e scompare, evolvendo nel frattempo il suo carattere da una dolcezza sbarazzina ad un fascino irresistibile. L’illustrazione de La Pettegola avvolge completamente la bottiglia lasciando intatta l’etichetta originale. La capsula è fucsia.

Così l’artista racconta il progetto: «Le fronde s’intrecciano fino a creare una coltre impenetrabile. E ora di stappare una bottiglia de La Pettegola, prima che le ombre di allunghino nel crepuscolo della sera. Al suono del tappo che scivola dal collo della bottiglia, i rami della siepe hanno un sussulto. Il viso candido di una ragazza compare tra le foglie. Il suo sguardo malizioso cerca qualcosa, qualcuno.

Nessuno lo sa. Verso il vino del calice e le note di frutta bianca sono la promessa del suo gusto fresco e pieno. A ogni sorso la ragazza acquista sempre più fascino e carisma. Il bicchiere si vuota e, così come era apparsa, La Pettegola svanisce, lasciando il ricordo persistente di un’emozione difficile da dimenticare».

Questo vermentino sorprende alla degustazione per essere piacevolmente intenso, amabile, fresco e leggero, rievocando i profumi tipici della macchia mediterranea. Al palato è pieno e rotondo, morbido e persistente, tanto elegante quanto vigoroso. La spiccata acidità dona freschezza e persistenza nel finale di bocca.

Uno vino che è sincera espressione dei tradizionali e maggiormente caratteristici aspetti di quella genuinità così propria della terra toscana, capace di trasportare attraverso i propri sapori in un viaggio sensoriale alla scoperta di questa seducente realtà vinicola. Stappare una bottiglia di Vermentino “La Pettegola” Banfi è come portare sulla propria tavola il sapore di un ottimo vino ma equivale anche a spalancare la finestra ai profumi della terra di Maremma. Nella produzione del Vermentino “La Pettegola” Banfi sono impiegate uve Vermentino coltivate nella zona della Maremma, unite a piccoli quantitativi di Sauvignon Blanc.

I vigneti subiscono la piacevole influenza di sole e vento in abbondanza, bagnati da frequenti precipitazioni in autunno. La maturazione ottimale è favorita dall’escursione termica marcata tra il giorno e la notte. La vendemmia delle uve per la produzione del Vermentino “La Pettegola” Banfi inizia la prima settimana di settembre, la vinificazione vede la pressatura delle uve molto leggera, a cui segue la fermentazione alcolica in serbatoi d’acciaio mantenuti a temperatura controllata (14-16°C), della durata di 13-16 giorni.

L’intesa espressività aromatica del Vermentino “La Pettegola” Banfi, particolarmente ricca e delicata, abbinata alla spiccata acidità ben gradevole, ne fanno un vino ideale come abbinamento gastronomico sia ai tradizionali piatti di mare, come ai primi piatti a base di verdure. Indicato anche con preparazioni particolarmente speziate. A completamento dei pregi del vino, oltre alla versatilità, anche un ottimo rapporto tra qualità e prezzo.

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