Servire

Immagine articolo Tiziano Siggillino - Articolo numero 4

Servire

 

Avete mai sentito dire qualcuno dire: “fare il Cameriere proprio no”?

Perché servire? E’ umiliante e frustante! Portare un piatto, versare l’acqua, accompagnare un cliente alla toilette, poi tante ore di lavoro, iniziare prima degli altri e finire a notte profonda, lavorare quando gli altri riposano, è un mestiere poco gratificante! Io credo sia il contrario!

Servire è un’occasione che ci viene data per comprendere quanto è difficile il servire gli altri, e capire il valore di questo gesto nei confronti di qualcun altro, un estraneo, per poter un domani apprezzare e guardare con rispetto chiunque serva noi in qualsiasi circostanza della nostra vita. 

Servire è un addestramento difficile, una palestra per allenarsi e crescere diventando così uomini.

Per quanto mi riguarda Servire gli altri è un occasione, per mettermi in gioco, sono partito dalla Basilicata a 18 anni, lasciando il profondo sud, ed iniziare a fare questo mestiere mi ha dato l’occasione di scrollarmi di dosso la cultura del lamento, che tutto è colpa di qualcun altro, e mi ha dato l’opportunità di arrivare sempre più lontano. 

Servire è un gesto che ho ripetuto tutti i giorni oramai da 24 anni. Servire con rispetto e con cortesia i clienti dei vari ristoranti in cui ho lavorato, mi ha permesso di raggiungere luoghi, ambienti e traguardi all’apparenza inimmaginabili.

Servire è un gesto che va oltre il servire qualcosa: servire qualcosa e qualcuno è un’occasione che mi è stata messa a disposizione, per chi come me viene da un posto dove c’è gente speciale, ma poche speranze e avere la chance di cambiare la propria vita e vivere tutti i giorni una storia sempre diversa che ti arricchisce.

 

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